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         CASA
NASCE LA
    CARTA DELL’EDILIZIA
E DELLE COSTRUZIONI
Obiettivo: rilanciare la filiera con idee e richieste concrete al Governo
                   La filiera delle costru- zioni è un settore stra- tegico per l’economia italiana.
Con le sue quasi 734.400 imprese il settore si confer- ma di vitale importanza per l’economia del Paese, rap- presentando con l’indotto oltre il 22% del Pil naziona- le.
Ma è un comparto che, nonostante negli ultimi tre anni abbia mostrato alcuni segnali di ripresa, con i suoi 130 miliardi di euro di in- vestimenti nel 2019 è ben lontano dai valori pre-crisi del 2008 (220 miliardi di eu- ro). Numeri che mettono in evidenza alcune criticità mai affrontate negli ultimi 50 anni e che si sono ulterior- mente acutizzate a causa del lockdown.
La chiusura forzata, secondo le stime di Ance, potrebbe generare un calo del 10% degli investimenti in costru- zioni, un dato importante se si considera che ogni euro
142 investito in edilizia genera una ricaduta complessiva
sull’economia con un effetto moltiplicatore di circa tre volte.
Per questo il “Gruppo Tecni- che Nuove” e “Saie” hanno voluto da subito riunire le principali associazioni della filiera edile per identificare alcune linee guida utili a su- perare questo momento di emergenza ma, soprattutto, a guardare al futuro con una visione strategica a lungo termine.
Nasce così la “Carta dell’E- dilizia e delle Costruzioni”, un documento condiviso dalle principali associazioni della filiera che traccia alcu- ni “suggerimenti” rivolti alle istituzioni per aiutare le im- prese in questo particolare momento di difficoltà e per realizzare riforme struttura- li: dalla liquidità alle aziende allo sblocco dei cantieri, dalla minore burocrazia alla semplificazione dei proces- si, fino alle procedure più snelle per l’avvio dei can- tieri, alla digitalizzazione e al rafforzamento di bonus e incentivi.
IL DECALOGO
1. Una strategia organica per interventi su scuole, sanità, infrastrutture e sistemi di trasporto
2. Sblocco rapido dei cantieri già finanziati per produrre lavoro e gene- rare reddito, anche attraverso il lavoro dei Comuni e le Amministrazioni Locali sul territorio. Rilancio dei cantieri strategici
3. Sicurezza. Il COVID19 prevede la definizione di protocolli permanenti sulla sicurezza in cantiere e la loro esecuzione.
4. Liquidità per gli attori della filiera per sostenerne la ripartenza. Non integralmente a debito ma quota a fondo perduto, anche attraverso il saldo dei debiti che la pubblica amministrazione ha nei confronti delle imprese e dei professionisti.
5. “Sburocratizzazione” e semplificazione delle procedure legate alla progettazione, alla costruzione e alla manutenzione di qualsiasi tipolo- gia di edificio o infrastruttura. Procedure snelle, redazione di un codice e un regolamento che non necessiti di provvedimenti straordinari.
6. Rafforzamento di bonus e incentivi per interventi premianti in ter- mini di efficienza energetica e ristrutturazione green e più in generale revisione complessiva del patrimonio abitativo esistente attraverso l’adeguamento alle normative, l’utilizzo di tecnologie innovative e di sistemi e soluzioni performanti
7. Valorizzazione del ruolo della progettazione sia per quanto riguarda le nuove esigenze abitative, sia nello sviluppo delle città e dei sistemi urbani, andando oltre, laddove possibile, strumenti e standard obsoleti e non più adeguati alle condizioni odierne
8. Digitalizzazione della filiera finalizzata alla condivisione delle infor- mazioni e alla condivisione di competenze e best practice del settore all’interno di una piattaforma digitale appositamente creata.
9. Maggiore coinvolgimento delle figure professionali in alcuni processi gestiti oggi dalla pubblica amministrazione
10. Piano investimenti per i Comuni per dare avvio a una grande opera di manutenzione del territorio e di rigenerazione delle città
           










































































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