30 Dic 2015, 17:01 | Animali Attualità News | Scritto da : webrep

Il Comune si piega al volere dei “petardari”. Con buona pace dei nostri amici a quattro zampe
Ci sarà un motivo se in un anno la nostra città è precipitata in tutte le classifiche che danno il conto della qualità della vita e del livello di civiltà raggiunto dai suoi abitanti. Nella stessa città che autorizza l’apertura di un negozio di birre nella zona “calda” della Stazione, ecco che arriva da parte del Comune un vero e propria “via libera” alla follia dei botti di capodanno. Proprio così, mentre un numero sempre maggiore di sindaci emana ordinanze al fine di proteggere animali e cittadini dal rischio di incidenti anche invalidanti, o peggio mortali, dovuti ai botti di fine anno, l’Amministrazione comunale di Reggio Emilia non solo non vieta i botti di capodanno, ma addirittura, secondo le associazioni ambientalistica arriva ad incentivare questa “tradizione plurisecolare” come l’ha infelicemente definita l’assessore Natalia Maramotti. “Già, perché la tradizione viene sempre in aiuto quando non si vuole cambiare nulla – dicono quelli della LAV di Reggio Emilia – Ma senza scelte coraggiose, a dispetto della ‘tradizione’, non si possono fare progressi per i diritti dei soggetti deboli. L’assessore Maramotti, che tanto in passato si è spesa per i temi delle pari opportunità, se n’è forse dimenticata?”
Autogol nell’autogol, la Maramotti parla di “scelta adeguata.. che rappresenta un giusto contemperamento tra interessi, valori e voglia di festa”. Interessi? Qui l’affare si ingrossa. Interessi, di chi? Dei commercianti di botti? O di chi per “tradizione” ama esagerare e a fare a gara con il vicino di turno su chi spara più in alto?
I botti mettono a rischio la fauna selvatica (patrimonio dello Stato), la salute degli animali domestici, la sicurezza degli automobilisti a causa degli animali in fuga, e ovviamente, come dimostra la solita cronaca del giorno dopo, l’incolumità di grandi e bambini. Non sono forse questi gli interessi da tutelare?
“E a quali valori si fa riferimento per giustificare una deroga di un giorno in virtù degli altri 364? – accusano dalla LAV – A capodanno è forse concesso ad un uomo di maltrattare una donna se la rispetta tutti gli altri giorni? In quanto alla voglia di far festa, siamo in tanti ad aspettare da tempo di poter passare il capodanno serenamente e allegramente in compagnia dei nostri amici, umani e non. Un provvedimento del Sindaco sarebbe servito a far comprendere ai cittadini reggiani che per festeggiare il nuovo anno e le feste in genere non si può e non si deve mettere a rischio la propria incolumità, quella delle persone e quella degli animali. Non è andata come avremmo voluto”.