22 Gen 2016, 16:35 | Attualità News | Scritto da : webrep

Sfida tra studenti e studentesse a suon di scatti osè per sponsorizzare i propri atenei
Scoppia la polemica: sarebbe questa la risposta democratica dell’Occidente all’Islam?
Sta spopolando sui social network una singolare, quanto intrigante sfida di tette e lati B tra studenti e, soprattutto studentesse iscritti alle Università italiane, con lo scopo (!) di pubblicizzare i rispettivi atenei. A dare il via sono state, sorpresa, le studentesse della Cattolica di Milano seguite a ruota dalle concittadine della Bocconi. Il tutto, con la complicità della comunità Fb Spotted, nata con l’intento di creare una rete di aiuto tra universitari, ha poi assunto i connotati virali del caso “contagiando” tutte le facoltà del Belpaese, mai così “Bel” come in questa circostanza. Ovviamente la moda dopo aver fatto il giro d’Italia è arrivata anche nella nostra città. L’Unimore (Università di Modena e Reggio Emilia) si sta ben comportando nella bollente tenzone con una decina di soggetti protagonisti tra seni, sederi, addominali scolpiti e persino una ironica bambola Barbie. Al grido di “#escile” stanno andando online da giorni, in forma anonima, decine di scatti nel silenzio delle istituzioni universitarie preposte. Spicca infatti l’assenza di prese di posizione da parte del Rettore o del corpo docenti. Il dibattito è aperto da tempo sull’argomento. Se da un lato è vero che bellezza e cervello non sono per loro stessa natura agli antipodi (e ci mancherebbe), è altrettanto vero che anni e anni di lotte femministe hanno portato a questo risultato: una guerra di tette per portare iscrizioni al sistema universitario. C’è chi dice che siamo ormai oltre il nichilismo, con una deriva verso il nulla. Si può metterla in filosofia o anche in politica pensando alla lotta tra Occidente e Islam in nome della democrazia e della libertà. Le tette universitarie in questo caso opposte ai barbuti fondamentalisti islamici. Una bella lotta. Con buona pace della Democrazia.