21 Gen 2019, 15:00 | Attualità News Spettacoli | Scritto da : Reporter

Giovedì 24 gennaio al Cristallo l’anteprima nazionale del lungometraggio di Fulvio Wetzl
Un viaggio attraverso la ricerca, la vita e l’universo poetico di Omar Galliani nel docufilm del regista Fulvio Wetzl che sarà proiettato in anteprima nazionale giovedì 24 gennaio, alle ore 21, al Cinema Cristallo di Reggio Emilia.
Il documentario “a matita? Omar Galliani” (Italia, 2018, 80 minuti) è prodotto da Fulvio Wetzl in collaborazione con l’Archivio Omar Galliani, con il contributo del Centro Arte Moderna e Contemporanea della Spezia.
Nato in occasione dell’antologica “Omar Galliani… a Oriente”, il progetto si è sviluppato attraverso quattro anni di riprese a La Spezia, a Reggio Emilia e a Milano, documentando le mostre promosse dai Musei Civici di Reggio Emilia e dalle Gallerie d’Italia a Milano, il monumentale sipario dipinto nel 1991 per il Teatro Valli di Reggio Emilia e le lezioni all’Accademia di Brera, dove Galliani è docente di Pittura.
Fulvio Wetzl, insignito della Menzione Speciale ai Nastri d’Argento per il lungometraggio “Rubando bellezza”, dedicato alla straordinaria storia dei Bertolucci, prosegue il suo itinerario nell’arte attraverso un nuovo film girato “a spalla” in compagnia del figlio, autore dell’esclamazione di profonda sorpresa da cui deriva il titolo “a matita?”.
“Vedo gli occhi di mio figlio – si legge nelle note di regìa di Fulvio Wetzl – dilatarsi a percepire la minuzia certosina con cui queste superfici sterminate sono riempite di milioni di segni, li vedo colmarsi di stupore quando legge sul cartellino ‘matita su tavola di pioppo’. ‘A matita?’, ripete incredulo, e questa sua legittima domanda diventa il titolo di questo film. Perché questa frase risveglia a sua volta la mia curiosità infantile, e mi viene una voglia assoluta di andare a scoprire quest’artista che, in un’ossessione coerente, da più di trent’anni disegna, rigorosamente con tutti i numeri delle matite Faber Castell, in prevalenza la n. 9, i suoi soggetti dilatati di sfumature infinite, su tavole di pioppo dove le venature del legno disegnano altre trame che si combinano, in armonia o in contrasto, con i tratti della grafite, in un gioco continuo. È la dimensione del gioco che sottende l’uso protratto delle matite in Galliani, con una fedeltà e una pertinacia che ricorda quella di Claude Monet, che continuò a cercare di riprodurre l’atmosfera del suo stagno delle ninfee a Giverny, da lui allestito come un giardino giapponese, per più di trent’anni, smaterializzando la sua pennellata fino alle soglie di un pulviscolo quasi informale, nel contempo espandendosi a dismisura sulle ricurve immense pareti dell’Orangerie…”.
Ingresso intero euro 7, ridotto euro 5,50. È consigliata la prenotazione: 0522-431697 oppure info@cinemacristallo.it.