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AFFITTI: UN NUOVO ACCORDO TERRITORIALE SUL “CANONE CONCORDATO”

8 Feb 2020, 10:58 | Attualità Casa News | Scritto da : Reporter

AFFITTI: UN NUOVO ACCORDO TERRITORIALE SUL “CANONE CONCORDATO”

I sindacati degli inquilini e assegnatari Sunia, Sicet e Uniat e dei proprietari Confedilizia e Asppi hanno rinnovato l’accordo territoriale con il Comune di Reggio Emilia che regola la stipula dei contratti a canone concordato, un utile strumento per andare incontro a coloro che faticano a sostenere le locazioni a libero mercato. L’ultimo accordo, che risaliva al novembre 2003, è stato aggiornato per renderlo in linea con le attuali condizioni economiche e quindi maggiormente equo per le circa 15mila famiglie che a oggi accedono alla locazione concertata.

L’accordo stabilisce dei parametri oggettivi e dei criteri valutativi per stabilire i canoni di locazione nelle cinque zone in cui è stata divisa la città: centro storico, prima periferia e zona sud, zona sud-est e sud-ovest, zona nord, forese e Santa Croce. Si va dai 120-180 euro al mese per un appartamento di 50 metri quadrati di fascia minima in zona forese/Santa Croce, fino ai 500-680 euro al mese per un appartamento di oltre 120 metri quadrati in centro storico. È prevista la possibilità di locare una porzione dell’alloggio e di incrementare il canone a seconda della dotazione di arredamento o in funzione della maggior durata del contratto per i contratti concertati ordinari (3+2). La caparra richiesta non può superare i 3 mesi, la durata minima del contratto dipende dalla sua natura: uso abitativo classico 3 anni minimi, abitativo transitorio non superiore a 18 mesi, locazione per studenti universitari tra i 6 e i 36 mesi. I vantaggi fiscali per il proprietario prevedono l’abbattimento dell’Irpef o la riduzione della cedolare secca al 10% e l’agevolazione Imu al 7,6 per 1000.


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