1 Feb 2023, 11:34 | News | Scritto da : Reporter

La proposta del Comune per farlo diventare “patrimonio culturale immateriale”
Il Comune di Reggio Emilia intende candidare l’Aceto balsamico a patrimonio culturale immateriale “Unesco”.
All’ambizioso progetto per inserire l’Aceto balsamico nel patrimonio immateriale dell’Unesco lavora un comitato appositamente costituito di cui fanno parte quattro associazioni, due reggiane e due modenesi, a testimonianza di una cultura che unisce l’Emilia centrale. Per il territorio reggiano, partecipano la Confraternita dell’Aceto balsamico tradizionale e l’Accademia Aceto balsamico tradizionale Terre di Canossa mentre per Modena, la Consorteria dell’Aceto balsamico tradizionale di Spilamberto e l’Associazione Esperti degustatori Aceto balsamico tradizionale di Modena.
La proposta di inserimento dell’Aceto balsamico, il condimento più famoso d’Italia, nel patrimonio culturale immateriale Unesco sarà corredata da manifestazioni di supporto sia degli enti territoriali (come l’atto del Consiglio comunale di Reggio Emilia), sia grazie all’importante appoggio di aziende e cittadini privati. A supporto del progetto le associazioni coinvolte stanno portando avanti una capillare opera di raccolta firme.
“Un altro tassello si aggiunge all’importante opera di promozione del nostro patrimonio enogastronomico – commenta l’assessore a Commercio e Attività produttive Mariafrancesca Sidoli – Stiamo creando una rete sempre più forte e coesa, all’interno di un territorio sempre più consapevole delle proprie ricchezze. Il Comune di Reggio Emilia e la Provincia svolgono un ruolo di coordinamento sul tema, grazie al protocollo stipulato con i Comuni del territorio reggiano. L’Aceto balsamico è una delle nostre principali tradizioni ed eccellenze gastronomiche e fa parte della cultura emiliana da innumerevoli generazioni. Un eventuale riconoscimento Unesco sarebbe un’eccezionale e autorevole conferma del valore di un prodotto che, oltre ad identificare la nostra terra, è conosciuto e apprezzato in tutto il mondo”.