13 Mar 2025, 15:08 | Attualità Scuola e Istruzione | Scritto da : Reporter

Noi tra cibo e natura è il titolo di un Progetto Didattico dedicato alle scuole superiori che la LIPU sta promuovendo in tutta Italia per parlare del rapporto tra noi e il cibo e soprattutto della qualità del cibo coltivato con un’agricoltura sana, senza l’utilizzo di pesticidi o altre sostanze chimiche in appezzamenti di terreno destinati alla monocoltura intensiva.
In provincia di Reggio Emilia le attività didattiche sono state proposte gratuitamente sinora in 4 Istituti Scolastici, che sono l’IIS L. Nobili, l’IIS A. Zanelli, l’IIS A. Motti in città e l’IIS Cattaneo Dall’Aglio di Castelnovo né Monti, mentre a Febbraio 2025 gli incontri continueranno all’IS Scaruffi Levi Tricolore. Gli incontri in classe si sono svolti con ragazzi dalla 1° alla 4° classe superiore, per un totale di circa 450 ragazzi raggiunti parlando di temi legati non solo al cibo e all’agricoltura sostenibile, ma anche al rapporto tra l’essere umano e la natura e ai cambiamenti climatici.
Il cambiamento climatico, infatti, assieme al degrado ambientale, rappresentano una minaccia concreta che grava sulle generazioni presenti e future di tutto il mondo e l’agricoltura vi gioca un ruolo fondamentale. Le scelte alimentari, a livello collettivo e individuale, sono importanti sia per la protezione della natura che per il benessere delle persone stesse. Due cose che vanno di pari passo.
Il cambiamento sul rapporto con il cibo, non può essere operato solo dalle famiglie, ma è necessario che venga praticato anche nelle scuole. È proprio per questo motivo che la LIPU ha ricevuto un incarico da parte di una fondazione tedesca che si chiama Heinrich Boll, per portare il Progetto Didattico nelle scuole superiori.
Si sa infatti che proprio in età adolescenziale i ragazzi scelgono diete di qualità inferiori rispetto ad altre classi di età, utilizzando cibi spesso molto processati, che sono quelli più dannosi, sia verso la salute del ragazzo che quella del pianeta. A maggior ragione se consideriamo che le nuove generazioni sono bombardate da pubblicità sempre più accattivanti di prodotti pronti che spingono ad un consumismo sfrenato e a una maggior produzione di rifiuti.
È importante quindi aiutarli a comprendere quali cibi scegliere, combattendo lo spreco alimentare favorendo un’agricoltura sostenibile.
Gli incontri in classe con i ragazzi non prevedono un modello frontale di lezione classica, ma un approccio interattivo con loro con attività di gruppo, di ascolto e di discussione critica peer cercare di comprendere un mondo che ci riguarda tutti, ma che spesso conosciamo poco.
Da dove arriva il cibo che mangiamo, è importante l’agricoltura biologica, mangiare è un atto etico, la salute del pianeta dipende anche dal cibo che noi compriamo? Sono tutte domande alle quali cerchiamo di rispondere in classe, per immaginare un futuro migliore di quello che l’attualità ci presenta, cercando di capire come possiamo fare una buona spesa che non faccia male a noi e neanche al pianeta. Si toccano argomenti importanti come la deforestazione, il cibo a Km zero, gli allevamenti intesivi e le multinazionali del cibo, con le loro catene di locali spesso frequentati dai ragazzi.
Diventa interessante quindi saper leggere le etichette che si trovano sulla confezione del cibo, non solo per capire le qualità organolettiche del cibo che mangiamo, ma anche quanto packaging ci troviamo di fronte nel momento dell’acquisto di un alimento e come smaltire in maniera giusta i rifiuti prodotti.
Ai ragazzi a volte viene dato un “compito a casa”, una sfida, come ad esempio stare una settimana senza mangiare carne o senza acquistare prodotti alimentari in confezioni che contengono plastica o di scrivere un diario su quello che mangiano a cena o quello che portano a scuola per la merenda dell’intervallo.
Come prodotto finale dell’incontro in classe, viene chiesto ai ragazzi, divisi in gruppi, di estrapolare un problema tra quelli di cui si è parlato, sul tema cibo-agricoltura-natura, che verrà riassunto in un’immagine ottenuta grazie all’Intelligenza Artificiale, che verrà utilizzata dalla LIPU e dalla scuola come veicolo per sensibilizzare sul tema altri coetanei e diffondere così il messaggio dell’importanza del cibo sano per un pianeta sano.
È successo così, in qualche scuola d’Italia, che i ragazzi abbiano chiesto ai dirigenti scolastici cibi biologici nei distributori automatici, più opzioni vegetariane nel bar della scuola e l’eliminazione della vendita di bibite o di acqua in bottiglie di plastica, oppure che abbiano insegnato alle loro famiglie quali App utilizzare per fare una spesa più sostenibile evitando i cibi prodotti con i pesticidi.
I ragazzi ci stanno dimostrando che certi cambiamenti non sono così difficili da compiere e, almeno per una volta, che gli adulti potranno imparare proprio dalle nuove generazioni.
OASI LIPU BIANELLO
Quattro Castella – oasi.bianello@lipu.it