20 Ago 2018, 11:49 | Politica | Scritto da : Alice Ravazzini
Nel mirino di Federfarma i punti vendita negli ospedali: “Sprechi e dosaggi fuori controllo”
“Sono troppo alti i costi sociali della distribuzione dei farmaci fatta tramite gli ospedali, e troppo numerosi gli sprechi”. Lo dichiara il dottor Dante Baldini, titolare di farmacia a Castelnovo Monti, e presidente di Federfarma Reggio Emilia, il sindacato dei titolari di farmacie private. In che senso sono alti i costi sociali?
“I cittadini si devono recare negli ospedali, facendo spesso decine e decine di chilometri, con consumo di tempo e carburante. Gli orari dei ritiri poi sono limitati e particolari, quindi i cittadini, per lo più anziani, devono sovente ricorrere a permessi di lavoro di figli o nipoti, o ricorrere al taxi se non hanno più la patente”.
Come si potrebbe rimediare a questa situazione?
“Basterebbe dare pieno compimento all’accordo stipulato da Federfarma con la regione Emilia Romagna, che prevede la distribuzione dei farmaci ‘ospedalieri’ nelle farmacie sotto casa: le Asl mandano i ‘loro’ farmaci nelle farmacie di paese e di quartiere, e qui i pazienti che ne hanno diritto li vengono a ritirare, anche di pomeriggio, di sabato e talvolta persino di domenica”.
Ha parlato anche di sprechi….
“Sprechi e mancato rispetto degli accordi firmati da parte delle Asl e della Regione. Infatti, oltre ai farmaci ospedalieri, nelle Asl si distribuisce di tutto e di più, anche quello che per gli accordi detti prima, non dovrebbe essere distribuito. Oltre a generare un enorme danno economico alle farmacie, si aumentano gli sprechi e le spese conseguenti. Tantissime confezioni vengono distribuite, e non sappiamo con quale tipo di controllo e da chi, e poi magari finiscono nel bidone degli scaduti perché la terapia viene modificata o intervengono altri eventi naturali”.
Facciamo qualche esempio….
“A una paziente qualche tempo fa sono state consegnate dalla Asl 120 scatole di Lasix. Visto che i medici possono prescrivere farmaci per non più di due mesi di terapia, che tipo di posologia è quella che prevede due scatole di Lasix al giorno? C’è una distribuzione esagerata e incontrollata, che genera sprechi e danni conseguenti. In questo modo, neanche i medici di base riescono a seguire che tipo di farmaci assumono i loro pazienti e con quale posologia, con tutte le conseguenze del caso. Se si riuscissero a seguire ed accompagnare meglio i pazienti nell’assunzione dei farmaci, e come farmacie noi siamo disponibili a fare azioni in più, in accordo con la regione e la Asl, rispetto a quanto già stiamo facendo ora, secondo un recente studio a livello nazionale (redatto da un gruppo di ricercatori coordinati dal prof. Nello Martini, e datato marzo 2018) si risparmierebbero oltre 3 miliardi e mezzo di euro. In Emilia Romagna, per esempio, abbiamo la più alta percentuale di ricoveri, dovuti alla mancata aderenza terapeutica (in sostanza, al non seguire bene la cura prescritta), che si potrebbero evitare, con più di 270 milioni di euro che si potrebbero risparmiare. Noi come farmacisti siamo pronti a fare la nostra parte. E la Regione?”