29 Nov 2017, 13:00 | Animali Cani News REanimali | Scritto da : Reporter
“Pur in assenza di linee guida nazionali, la Regione Emilia-Romagna definisca le modalità minime per l’addestramento dei cani di accompagnamento dei disabili, le modalità di assegnazione del cane alla persona disabile, le forme di certificazione e di immediato riconoscimento dell’animale nonché i relativi controlli. E’ dall’ottobre 2014 che questo avrebbe dovuto essere fatto e invece ancora nulla. A dir poco vergognoso e irrispettoso”.
Daniele Marchetti, consigliere regionale della Lega Nord, suona la carica e parte all’attacco della Regione chiedendo il rispetto degli impegni assunti con la legge regionale 29/97 a sostegno delle persone con disabilità.
“Secondo l’articolo 10 ter della Legge Regionale 29/97 – spiega Marchetti – la Regione, anche d’intesa con le federazioni delle associazioni delle persone con disabilità, promuove studi, ricerche e progetti relativi all’addestramento e all’utilizzo dei cani di accompagnamento dei disabili. E proprio per la realizzazione di progetti e corsi per l’addestramento e l’utilizzo dei cani di accompagnamento dei disabili, via Aldo Moro potrebbe concedere contributi alle organizzazioni di volontariato e alle associazioni di promozione sociali iscritte nei rispettivi registri regionali”.
“A tal proposito – continua – la Legge impegnava la Giunta a definire entro il 31 ottobre 2014 le modalità minime per l’addestramento dei cani, le modalità di assegnazione, le forme di certificazione e di immediato riconoscimento dell’animale nonché i relativi controlli. Ma così non è stato. Da me incalzato in merito – attacca Marchetti -, l’Assessorato competente ha comunicato che non è mai stato adottato il provvedimento e che tenendo conto delle risorse disponibili non è stato concesso alcun contributo ad Associazioni di Promozione Sociale e di volontariato. Un’assurdità giustificata con il richiamo a uno studio avviato dal Ministero della Salute per individuare un percorso educativo e di addestramento dei cani di assistenza alle persone con disabilità. E quindi? Che vuol dire questo? E’ chiaro e lampante a tutti che l’utilizzo dei cani di accompagnamento aiuterebbe notevolmente i disabili, non solo i non vedenti, a vivere una vita più autonoma e in alcuni casi potrebbe migliorare il livello di relazioni sociali. La Giunta – continua il consigliere leghista – non si nasconda dietro un dito. Il mancato rispetto della Legge Regionale non è riconducibile a un’iniziativa del Ministero della Salute ma a una mancanza della Giunta Regionale”.
“Per questo – conclude – senza più attese e rimpalli, invito Bonaccini e la sua squadra a intervenire immediatamente definendo le modalità minime per l’addestramento dei cani di accompagnamento dei disabili e quanto previsto dalla Legge in questione”.
Si attende risposta dalla Presidenza…