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Alla scoperta del MONTE BIANCO

14 Mar 2016, 11:09 | Attualità News | Scritto da : Reporter

Alla scoperta del MONTE BIANCO

E’ arrivata la neve! Reporter vi porta alla scoperta delle vette più alte d’Europa
Di Luigi Vinceti

Dopo tanta attesa, anche se un po’ in ritardo, finalmente è arrivata la neve.
Questa volta, allora, saliamo davvero in alto: verso la cima del monte Bianco, la vetta più elevata d’Europa. Con alcuni consigli per visitarla anche senza gli sci e gli scarponi ai piedi.

 

UNA FUNIVIA SPETTACOLARE

Segnalando innanzi tutto ora si può andare ad ammirare questa meraviglia con una spettacolare funivia che consente di raggiungere una quota sufficiente per vedere da vicino i 4810 metri di altezza, un angolo ghiacciato che da decenni è curiosamente oggetto di una disputa fra Italia e Francia. I transalpini pretendono infatti di spostare la linea di confine oltre lo spartiacque. Ma questa è un’altra storia.

A noi interessa invece sottolineare che, a parte il ricorso ad un elicottero (che si può prenotare ad Entreves, un paio di chilometri dopo Courmayeur vicino all’imbocco del traforo), c’è ora nuovo impianto che sale a Punta Helbronner (3.466 metri) da dove sembra di toccare con le mani la crosta ghiacciata dei pendii circostanti. La funivia è un gioiello e in pochi minuti arriva al traguardo.

 

ALTA QUOTA A 360 GRADI

Il percorso è suddiviso in due tappe. La prima sale dai 1.300 metri della base di partenza ai 2.173 del Pavillon du mont Frety. Qui si scende e si prende confidenza con la montagna. Fra l’altro lì accanto c’è un simpatico orto botanico con centinaia di specie di fiori e pianticelle di tutto il mondo.

Un altro balzo e ci si trova lassù, nello spazio. Mentre si viaggia la cabina ruota lentamente ed offre in tal modo una panoramica a 360 gradi che abbraccia tutto l’ambiente circostante. Sia la stazione intermedia che quella finale sono due autentici gioielli di acciaio e vetro dotati di ogni possibile comodità, compresa una sala nella quale vengono proiettate splendide foto e filmati. Al traguardo più alto c’è poi un terrazzo al piano superiore che offre davvero la sensazione di toccare con le mani il cielo.

Ad Ovest, insieme a tante guglie di pietra, c’è il dosso finale del Bianco; ad Est spicca il Dente dei Gigante sul quale si arrampicano continuamente cordate si scalatori; a Nord si distende il mare di neve di una ghiacciaio che consente di arrivare con gli sci a Chamonix e ci sono gli “ovetti” che fanno scavalcare ogni frontiera

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dall’alto attraverso la guglia Du Midi. A Sud infine la vallata che si spinge ad Aosta e si apre sui lati con altre splendide montagne.

 

MONTAGNA SICURA

Per avventurarsi nell’area circostante occorrono naturalmente una certa preparazione e adeguate attrezzature. Ci si può comunque far accompagnare dagli specialisti di Montagna Sicura, una Fondazione che ha sede a La Palud all’ingresso della val Ferret (tel. 0165-897602). E’ lì che si formano le guide che possono affiancarci nella scoperta dei ghiacciai valdostani (qui vicino ci sono fra gli altri il Cervino e il Rosa), ed a sperimentare addirittura l’emozione di un recupero da un crepaccio ghiacciato. Sensazioni forti, possiamo testimoniarlo per averle vissute personalmente. La Fondazione è un po’ la cabina di regia nella quale vengono condotti atelier formativi con tecnici e glaciologhi, monitorati i rischi idrogeologici, studiati i fenomeni climatici, valutati i rischi di chi scala pareti o si muove sul ghiaccio. Viene pubblicato anche un vademecum destinato a chi scia fuori pista ed agli escursionisti.

Come si può intuire si può vivere un comodo viaggio (sino alla funivia si arriva con l’autostrada) con la sicurezza di una protezione e la certezza di ammirare – salvo maltempo – uno spettacolo fantastico. Non a caso la nuova funivia del Bianco ha un nome emblematico: Sky Way, la via del cielo; lassù si gusta veramente l’ottava meraviglia del mondo.