5 Set 2018, 9:10 | Animali Cani Gatti REanimali | Scritto da : Alice Ravazzini
Tante specie animali sviluppano dai primi giorni spiccate capacità recettive all’educazione
Così come i bambini, anche i cuccioli di tante specie animali hanno un loro percorso di apprendimento attraverso il quale imparano a muoversi, a nutrirsi, a socializzare: in una sola parola a vivere. Dal gorilla alla tigre, dall’orso polare passando per il panda, il lupo, lo squalo e l’elefante ecco una carrellata del WWF sulla “scuola della Natura.”
I gorilla hanno una tale capacità di apprendere, che in alcuni esperimenti un esemplare è stato capace di usare più di 1000 segni appresi dalla sua istruttrice e comprendere oltre 2000 parole in lingua inglese. Questa grande capacità deriva dall’alto grado di socialità della specie, che vive in natura in gruppi numerosi di diverse femmine, dominati da un maschio adulto. Oltre che apprendimento per imitazione e associazione, nel gorilla esiste anche l’apprendimento per ragionamento. I cuccioli di tigre, a pochi mesi d’età, cominciano a seguire la madre durante la caccia. Cominciano così ad osservare il suo comportamento in agguato, il suo furtivo avvicinamento alle prede e il suo modo di abbatterle, cimentandosi sempre più spesso in queste operazioni essi stessi finché, all’età di circa due anni, il loro comportamento di predazione si sarà completamente formato.
Tra i genitori più attenti alla crescita dei propri piccoli troviamo certamente i pinguini. Sia padre che madre si prendono cura del pulcino dalla nascita fino a circa 5 mesi, quando le dimensioni del proprio figlio sono simili a quelle degli adulti. È in questo periodo che il giovane comincia ad avvicinarsi alla banchisa e a prendere confidenza con il mare e la caccia, sempre sotto la supervisione e gli insegnamenti dei genitori. I giovani pinguini, in colonie che possono contare anche migliaia di individui, apprendono come tuffarsi e cacciare non solo dai genitori, ma tramite osservazione dei tanti adulti che giornalmente vanno in mare alla ricerca di cibo.
Per i lupi è fondamentale allenare la “memoria olfattiva”.
Infatti è proprio nel primo anno di vita che i giovani cominciano ad esplorare il mondo e a memorizzare tutto tramite il… naso. Grazie al loro fiuto infallibile i lupi si orientano benissimo anche di notte, riuscendo così a muoversi anche decine di chilometri, evitando i maggiori pericoli legati all’uomo e riuscendo a sentire l’odore delle prede anche a lunga distanza. Oltre ad avere una socialità spiccata e un intelligenza unica, gli elefanti si distinguono per la loro memoria incrollabile. Si raccontano storie di elefanti ormai anziani che riconoscono i resti dei propri parenti, restando minuti ad accarezzarli anche dopo anni dalla loro morte. Grazie a questa memoria i giovani elefanti non dimenticano nulla di quanto appreso nel gruppo familiare durante i primi anni di vita: un bagaglio di informazioni decisivo per ambienti dove le risorse come acqua e cibo sono rare e spesso stagionali.