18 Set 2018, 7:00 | Attualità Spettacoli | Scritto da : Alice Ravazzini

Sette canzoni nel primo cd da solista del cantautore reggiano
E’ disponibile dallo scorso 6 settembre in Cd e in digitale “Arrivederci Emilia”, il primo lavoro solista del cantautore reggiano Daniele Castellani.
Cantante, chitarrista e compositore, Castellani inizia a muovere i suoi primi passi con i Vana Radman, formazione reggiana con cui si è esibito in Emilia e nel resto d’Italia, senza dimenticare le esperienze all’estero, in Repubblica Ceca, a Belfast e a Parigi.
Dopo lo scioglimento si dedica ai Rainero, una band di cui era comunque autore e compositore, e che ha pubblicato un EP, “No Summer”, nel 2012, presentato dal vivo al Corallo e suona con gli Schoolboy di Novellara come chitarrista live. Da questa esperienza la voglia di dedicarsi a un progetto solista con un primo lavoro autoprodotto intitolato “Arrivederci Emilia”, 7 brani selezionati tra 25 che rappresentano quanto di più significativo nelle diverse fasi artistiche del cantautore di Scandiano.
Un disco che esplora diversi stati d’animo, da storie d’amore da dimenticare, “Oslo” a relazioni che finiscono, “Canzoni d’amore sul lastrico”, passando per il reggae di “Arriverci Emilia”, una canzone che parla di non riconoscere più i luoghi in cui si è cresciuti, di paesaggi cambiati e paesi di montagna abbandonati, e poi ancora, “Fantastici poemi”, ricordi di estati trascorse in casa per via di una salute cagionevole, in cui ogni oggetto diventava un pretesto per inventare una storia e sviluppare la fantasia. “Fredda è la notte” un’istantanea di quando si è soli con propri pensieri e ricordi e poi ancora “Snlowland”, uno strumentale nato vagando per Reggio Emilia in completa solitudine, alla ricerca del cocktail perfetto, e per finire, “Maledetti Posters”, una riflessione sul momento della crescita e su come si vivono i propri sogni, e che non è più il momento di andare per i bar a fare finta di essere quello che non sei, che sia il musicista o il calciatore poco importa, il principio è lo stesso, e quando te ne rendi conto osservi con un occhio diverso i poster che hai in camera…