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Bentornati PORTFOLIO!

3 Dic 2019, 9:49 | News Spettacoli | Scritto da : Reporter

Bentornati PORTFOLIO!

A distanza di sei anni, la band reggiana torna con un nuovo, sorprendente, disco

A distanza di quasi sei anni dall’ultimo lavoro discografico “Due”, tornano i Portfolio. Niente noia, niente toni pastello, niente sfighe alternative, niente skip… strafottente, arrogante, pretenzioso ed antipatico come i personaggi che lo popolano – il nuovo disco della band reggiana, dal titolo “Stefi Wonder” edito da IRMA Records, è composto da 8 canzoni che spaccano e si muovono tra pop, funk, soul e rock. Più diretto, omogeneo e vicino alla forma canzone rispetto al passato; non per questo meno personale. Caldo nei suoni, sincero nelle intenzioni e farcito di tanta ironia-sudicia: un calcio in culo ai clichè indie-italici, con le migliori intenzioni mainstream. In scioltezza… Provincia emiliana meets California.

LA BAND

I Portfolio nascono nel 2003. L’esordio avviene in occasione dell’apertura del Tora Tora Festival 2003 a Castelnovo Monti dove la band si esibisce assieme a note band della scena musicale indipendente italiana. “Stefi Wonder” è il loro quinto lavoro, arrivato dopo aver attraversato diversi mondi musicali, dal trip hop al post rock, con vene impro free-jazz. Il sound di Stefi Wonder è frutto delle esperienze di Tiziano Bianchi, trombettista scuola Berklee, Emilio Marconi, Bojan Fazlagic, Giacomo Parmeggiani e Marco Frattini.

“Reason Outside Nature” era il titolo del primo EP della band con alcuni dei brani nati durante i primi concerti. Il vero e proprio disco d’esordio è “The standing babas” con Laura Loriga dei Mimes of Wine ospite nelle vesti di cantante. Nel 2013 esce l’ EP “We/Humans”, che contiene 2 nuovi brani e 2 brani già editi ma rivisti; il disco vede la collaborazione di Laura Loriga e Luca Giovanardi (Julie’s Haircut) oltre alla presenza di un quartetto d’archi. Nel 2014 esce “Due”, il secondo album: in questa occasione collaborano con il gruppo Laura Loriga e Claudia Domenichini alle voci, Lorenzo Rotteglia (Dumbo Gets Mad) alle percussioni e Jukka Reverberi (Giardini di MIrò) alla chitarra nel brano/suite che chiude il disco, la sonorizzazione di “Three Songs About Lenin”, film-documentario del regista russo Dziga Vertov.

LE TRACCE

Ad aprire il disco c’è la title track“Stefi Wonder”, brano dal sapore dance, mentre più introspettiva è la seconda canzone “Io e Stan”, brano pop che scava tra ricordi passati e un triangolo fatto di fraintendimenti e di dolcezza. Molto orecchiabile la terza traccia, “Agosto” aperta da una intro pianistica e con la partecipazione di Claudia Domenichini, mentre “Che gioia” è un inno al calore che può iniettare l’inverno. “Che gioia con gioia vi riscalderà davanti ai vostri caminetti e tremerete emozionati e sognanti”, dicono i Portfolio. A metà album ecco il primo brano strumentale, “Fluidità”, mentre subito dopo troviamo quello che consideriamo il pezzo centrale del disco, “Sunshine” (Mostri all’Edelweiss”) con il richiamo nel titolo dalla discoteca castelnovese teatro di tanti lenti  funk, viscidi e sudati.

Motown all’italiana, brutte storie di paura di abbandonarsi e di farsi del male in “I suoi organi” con la presenza alle percussioni di Andres Marques, mentre il finale “Scuola Strumentale Reggiana” è un omaggio ai grandi maestri delle nostre terre con tanto di citazioni eccellenti.

Nel complesso un lavoro eccellente, con alcuni punti sorprendenti, citazioni colte e una sonorità che sembra rimandare alla California dei Doors senza dimenticare le radici dei Csi/Pgr.


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