18 Nov 2016, 15:04 | Attualità News Spettacoli | Scritto da : Reporter

Alla “Salvemini” di Scandiano il cantautore fidentino presenta le sue favole
Ritorna, dal 10 novembre al 22 dicembre, “Autori in prestito”, la rassegna, all’interno del progetto Mappe Narranti, curata dallo scrittore Paolo Nori che quest’anno cresce ancora e porta in 20 biblioteche della nostra provincia ben 25 autori: scrittori, attori, musicisti, artisti visivi e anche una piccola pattuglia di scienziati, consegnano al pubblico i propri personali consigli di lettura, di ascolto e di visione. A Scandiano l’appuntamento è per venerdì 25 novembre alle 21 alla biblioteca comunale “Salvemini” con il cantautore Dente e venerdì 9 dicembre, sempre alle 21, con il fumettista Sio. Dente, al secolo Giuseppe Peveri. cantautore fidentino, emerso negli ultimi anni come una delle voci più interessanti e apprezzate della canzone italiana, ha deciso di affidare al formato silenzioso del libro una raccolta di scritti molto particolari, pubblicati lo scorso anno da Bompiani col titolo “Favole per bambini molto stanchi.” Brevi, a volte brevissimi scritti, con il tono della favola e il passo beffardo della freddura, che giocano con i significati, con i suoni e creano un mondo rovesciato che chiede al lettore di essere osservato con uno sguardo diverso, rinnovato. “Mi piace molto giocare sui livelli di lettura, l’ho fatto anche in alcune canzoni – ha dichiarato in una recente intervista – Mi affascina anche come lettore, dalla semplice metafora ai doppi significati fino ai messaggi nascosti. Credo che questo libro si possa leggere in tanti modi, una favola al giorno, tutto d’un fiato, un capitolo alla volta, soffermarsi su una favola per un po’ oppure leggerla senza pensarci troppo, ascoltare il suono”. “Anche quest’anno – spiega il curatore della rassegna Paolo Nori – chiediamo a delle persone che fanno delle cose che ci piacciono di raccontarci il loro incontro con i romanzi, i film, e le musiche che li hanno, se così si può dire, formati, che hanno cambiato, nella pratica, la loro vita, che hanno cambiato cioè la sostanza di cui sono fatte le loro giornate”.