15 Apr 2016, 15:10 | Attualità News Spettacoli | Scritto da : Reporter
Dal 6 maggio al 10 luglio l’undicesima edizione della rassegna quest’anno dedicata alla strada più amata
C’è un rapporto tra istituzioni sempre più stretto e proficuo, dietro alla XI edizione di Fotografia Europea, dedicata a “La via Emilia. Strade, viaggi, confini”, che Reggio Emilia ospita dal 6 maggio al 10 luglio. L’importanza raggiunta dal festival è ben riassunta ed evidenziata dai numeri delle sue mostre: trentacinque quelle del solo circuito ufficiale, cui si affiancano le sei dei nuovi partner e le oltre trecento dell’Off, a riconferma dell’interesse e della partecipazione di un’intera città e della provincia. È grazie all’apporto di tutti gli attori coinvolti che la città cambia volto ad ogni edizione, affermandosi come centro italiano della fotografia. Nato per volontà del Comune di Reggio Emilia e caratterizzatosi già in partenza come progetto ambizioso, il festival è stato da subito in grado – e lo ha fatto sempre di più nel corso degli anni – di attrarre energie e suscitare interesse: Reggio Emilia ha accettato la sfida e ha risposto compatta all’appello alla partecipazione.
Mostre, conferenze, spettacoli, educational e iniziative che spaziano dalla presentazione di libri alle visite guidate, ospitate nelle principali istituzioni culturali e sedi espositive della città, saranno anche quest’anno gli ingredienti di un ricco programma di eventi, animato da protagonisti della fotografia, della cultura e del sapere, per sollecitare un confronto fra differenti espressioni di creatività.
I GRANDI NOMI
In questa edizione ormai alle porte, Fotografia Europea si presenta nuovamente nella veste di kermesse prestigiosa, ancora una volta capace di sostenere la committenza pubblica con nuove produzioni fotografiche dedicate al tema guida e di portare a Reggio Emilia grandi nomi di maestri internazionali come lo statunitense Walker Evans, celebre per la sua fotografia sociale, documentaria e di denuncia dell’America della crisi economica degli anni Trenta; ma anche la famosa agenzia Magnum Photos, stella polare per chiunque voglia avvicinarsi alla fotografia, con un progetto dedicato alle masse di esiliati e rifugiati conseguenza del gran numero di conflitti internazionali che contiene scatti tra gli altri di Robert Capa. Non mancano i lavori di artisti italiani da tempo affermati anche all’estero oltre a Luigi Ghirri e Paolo Gioli, Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Guido Guidi, Mimmo Jodice, Paolo Pellegrin, Paolo Ventura, di giovani talenti emergenti come Lorenzo Vitturi e Ziad Antar, di interessanti fotografi espressione del territorio come Paola de Pietri.
E, poiché grandi mostre meritano e chiamano grandi eventi, mai come quest’anno gli appuntamenti culturali inseriti nella cornice del festival sono numerosi, di valore – alcuni dei protagonisti saranno Francesco Guccini, Gianni Celati ed Ermanno Cavazzoni – e destinati a durare per tutta la durata delle esposizioni, fino al 10 luglio.
LE COLLABORAZIONI
In questa undicesima edizione il festival vedrà inoltre, come si è detto, la partecipazione della Regione Emilia-Romagna. In relazione al tema, Fotografia Europea punta a sviluppare sinergie e collaborazioni con altre provincie e istituzioni e soggetti culturali prestigiosi di Bologna, Parma e Rubiera, oltre che della stessa Reggio Emilia, che presenteranno mostre ed eventi collegati al festival come la fondazione Mast (Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia) di Bologna, lo Csac Centro studi e archivio della comunicazione dell’Università di Parma, l’associazione Linea di Confine per la fotografia contemporanea di Rubiera, in campo nella realizzazione di dettagliate indagini fotografiche e la Collezione Maramotti, prestigiosa raccolta privata di arte contemporanea con sede a Reggio Emilia.