14 Mar 2017, 14:00 | Attualità News | Scritto da : Reporter

La denuncia della Lega Nord: “Un colpo al cuore dei reggiani, è ora di intervenire”
Cucù, cucù: il Marabù non c’è più. Tutti sanno che lo storico locale che accompagnato le serate di generazioni di reggiani è chiuso da tempo. Ma pochi conoscono le reali condizioni delle strutture tuttora giacenti in stato di abbandono in bellavista lungo la via Emilia in zona Cella. Ci pensa la Lega Nord a togliere il velo dell’indifferenza su uno “scempio” edilizio collocato, oltretutto, proprio all’ingresso della città per chi proviene da Parma.
“Tanti giovani e meno giovani si sono recati negli anni in questa discoteca ed è rimasta nei cuori e nella mente di tanti di essi – spiega il segretario cittadino leghista Matteo Melato – In questa discoteca tanti personaggi che ora sono famosi hanno cominciato la propria carriera o frequentavano il locale rendendolo il fulcro della vita notturna del nord Italia. Tanti reggiani non si dimenticano di questa struttura ed è giusto documentare le condizioni in cui versa ora, tra degrado, sporcizia, rifiuti, topi e quant’altro. Alcune foto (materasso) fanno pensare e supporre che sia anche la base per qualcuno per dormire e utilizzarla anche per altro. In passato si è parlato più volte di eventuali acquirenti di questa struttura ma alla fine non si riuscì a fare nulla per tanti motivi, in primis forse economici. Resta il fatto che non è accettabile avere a pochi passi da aziende e abitazioni, una struttura così vasta in totale abbandono dove chiunque possa entrare e viverci, soprattutto per il grave pericolo di sicurezza che ne deriva. E’ ora che l’Amministrazione comunale affronti il problema e cerchi una soluzione per riqualificare tutta la zona in quanto ormai le situazioni di alto degrado si moltiplicano in tutta la città. La Lega Nord vuole mantenere il prestigio del nome Marabu’ perciò proponiamo che, con l’aiuto di privati, nell’area sorga un grande centro per il divertimento giovanile dato che, nella nostra città, con la moria di molte storiche discoteche e locali notturni, la fascia di età dai 18 ai 30 anni non ha luoghi di aggregazione notturna. Reggio Emilia deve essere la città dei giovani ed è ora che il Marabù torni ai fasti degli storici anni Settanta”