Ultimo aggiornamento : 12 Mar 2024, 10:00

Contratti firmati nei cassonetti: IREN ancora sotto accusa

3 Feb 2017, 15:29 | Attualità News Politica | Scritto da : Reporter

Contratti firmati nei cassonetti: IREN ancora sotto accusa

Dopo la condanna di Antitrust nuovi inquietanti episodi coinvolgono la multiutility

Non più tardi di due settimane fa la condanna dell’Antitrust per pratiche irregolari in materia di vendite “porta a porta” e con “teleselling”. Ma i guai di Iren non sono finiti. Su via Nubi di Magellano si assensano nuove nubi, sotto forma questa volta di contratti firmati e sottoscritti rinvenuti nei cassonetti dei rifiuti.
“Quanto abbiamo appreso rispetto all’abbandono di circa un centinaio di contratti IREN nei cassonetti di via Monzermone è gravissimo e, purtroppo, non è un caso isolato – accusa Federconsumatori – Qualche anno fa accadde per dei contratti sottoscritti con una compagnia telefonica. Il venditore porta a porta, dopo aver raccolto copie di documenti di identità, firme e dati personali (come in questo caso), li aveva copiati sui contratti in bianco di un’altra compagnia e aveva gettato quelli originali.
Ci auguriamo che non sia questo il caso e speriamo che la compagnia intervenga, risalendo al venditore che ha compilato i contratti ritrovati.
Il codice dell’operatore che compila i documenti di vendita di servizi sono sempre indicati sul contratto stesso.
Il nostro consiglio per tutti i consumatori è di diventare soggetti attivi, rispetto ai propri contratti. Se si vuole cambiare contratto o fornitore bisogna informarsi, scegliere, comprendere i propri consumi e valutare i vantaggi e i benefici di un contratto rispetto ad un altro. Questo renderà i cittadini consapevoli, informati, in grado di scegliere autonomamente, recandosi in un punto vendita piuttosto che contattando personalmente una compagnia o un’altra, non “subendo” più proposte e lusinghe contrattuali delle quali in realtà non si ha capacità di comprendere seriamente il vantaggio.
Cosa poteva accadere se i contratti corredati di documenti di identità, indirizzi, codici iban, fossero stati trovati da qualche persona mal intenzionata e non da un cittadino onesto e responsabile che ha contattato le forze dell’ordine?
Come associazione a tutela dei consumatori ci auguriamo che tali situazioni vengano gestite in maniera tempestiva e responsabile dall’azienda, non solo a tutela dei consumatori ma anche dei lavoratori che non meritano di essere tutti assimilati al comportamento scorretto di alcuni.


Lascia un commento