5 Mag 2017, 12:30 | Attualità News Spettacoli | Scritto da : Reporter
In città tante occasioni di scoperta di luoghi, artisti e persone
Partecipazione, scoperta, diffusione, orizzontalità, apertura: sono le parole chiave del circuito Off di Fotografia Europea, un appuntamento che ogni anno coinvolge migliaia di visitatori integrandosi in maniera “virtuosa” con il circuito principale.
POLVERIERA, NEL CUORE DELLA CITTA’
Uno dei più importanti interventi di riqualificazione e risocializzazione della città non poteva mancare all’appuntamento con Fotografia Europea. Un incontro che nasce all’insegna dell’universo musicale e della riflessione sulle dinamiche della fotografia contemporanea.
Marcello Donadelli, vincitore del circuito Off 2016 di Fotografia Europea, esplora in “Time capsules” il rapporto tra visivo e acustico, riprende la musica dal vivo, fa compiere allo spettatore un’autentica esperienza sensoriale dotandolo di una guida sonora attraverso un QR Code che associa fotografia e musica. Anche Fabrizio Fontanelli si rivolge al mondo della musica: in “Les sons de la terre” lo spazio familiare del vinile diviene contenitore di immagini e storie. Il legame con i luoghi della quotidianità urbana è esplorato in “Reggio Emilia e le sue genti”, il reportage di Vincenzo Cirillo e Sandrine Girardot legato al gemellaggio di lunga data con la francese città di Digione. Dopo l’esposizione francese la mostra torna “a casa”. Con “Il linguaggio della fotografia nel terzo millennio” anche il Circolo degli Artisti, una delle realtà culturali e associative più dinamiche della città, si interroga sulla memoria, sull’importanza e sui cambiamenti di questo importante strumento nell’epoca dell’innovazione digitale.
FARMACIA: UN ARCHIVIO IN PIAZZA
Un altro prezioso “regalo” alla città di questi anni è quello della sistemazione e della riscoperta dall’Archivio Storico di Farmacie Centrali Riunite di Reggio Emilia, attualmente ospitato presso la Fototeca della Biblioteca Panizzi. Nel corso del Novecento le Farmacie assegnarono ad alcuni dei migliori fotografi e studi del periodo (tra gli altri, Foto Ars, Renzo Vaiani, Foto Losi, Luigi Ghirri, Fabio Boni) la documentazione di spazi e momenti della propria attività. Ne è scaturita una preziosa collezione che scandisce con uno sguardo privilegiato l’evoluzione dei servizi, i mutamenti del costume, le evoluzioni socio- economiche.
Questo patrimonio viene “restituito” alla città con la mostra “Sguardi d’autore” che affianca alle fotografie della raccolta nuovi scatti di Fabrizio Cicconi e viene ospitata nella sede centrale di FCR in piazza Prampolini, cuore e simbolo della città.
LUCI ACCESE IN GALLERIA
Le gallerie del centro di Reggio formano una rete di occasioni e di incontri con alcuni dei migliori artisti internazionali e con i nuovi nomi della ricerca.
Un big di risonanza mondiale per Galleria 13 (via Roma): il giapponese Nobuyoshi Araki è un maestro della ricerca, della provocazione e della rilettura dell’eredità culturale del proprio Paese. In “Araki Polaroids” (a cura di Sara Cavagnari) ritornano temi ormai divenuti “classici”: l’erotismo, i fiori, i nudi, i cieli.
Per il duo ADAMstudio11 (Francesca Consigli e William Santoleri) pratica artistica ed esistenziale si uniscono. “Desert Project”, ospitato nella Galleria 8,75 Artecontemporanea (Corso Garibaldi) per la cura di Chiara Serri, è un progetto realizzato nel parco della Maiella in Abruzzo: fotografie, materiali, videoinstallazioni e quadri documentano un viaggio a piedi tra le montagne in un rapporto di co-abitazione con l’ambiente.
Il confronto con la natura è una delle basi anche del lavoro di Fabrizio Ceccardi, la cui personale, a cura di Claudia Zanfi, si può ammirare a VV8 Artecontemporanea (Cortile di Palazzo Borzacchi). Il fotografo reggiano si misura con grandi temi, forze primordiali, approcci espressivi come Land Art e pittura romantica. Un modo per essere attraversati dalle domande della nostra contemporaneità.
REGGIO MAGICA
Tra le caratteristiche più apprezzate delle settimane di Fotografia Europea, certo c’è quella dell’opportunità, grazie alle mostre, di visitare e scoprire angoli della città insoliti, poco conosciuti, da (ri)scoprire. Spazi che “dialogano” con le opere in esposizione. Un’alchimia che si creerà, ad esempio, all’ex chiesa di San Carlo e Agata, luogo di culto antichissimo, nel quale Marcella Vanzo, artista di caratura internazionale, lavora su territori di confine in cui il riutilizzo di materiali, storie e luoghi esistenti diventa centrale. In “Secretum”, mostra curata da Marinella Paderni e promossa dall’associazione Flag No Flags, gli interventi dell’artista (fotografie “vernacolari” e sculture in ceramica) si legano con l’ambiente circostante: affreschi, elementi architettonici, tagli di luce, ombre, atmosfere del sacro.
I magnifici chiostri della Prefettura sono un “appuntamento” fisso degli eventi di Fotografia Europea: luogo “antico” in cui coabitano presenza attuale e profondità d’altri tempi. Quest’anno nove fotografi appartenenti a ReFoto, associazione che unisce radicamento territoriale e diffusione della pratica artistica, hanno accettato con “L’oggi del domani – Brevi storie del nostro futuro”, a cura di Francesca Valli e Alberto Cucchi, la sfida di immaginare all’interno del presente le tracce dell’avvenire.
Alla sede FAR all’Oratorio di San Filippo Neri si richiama alla memoria la storia dell’italo- cileno Juan Bosco Maino Canales scomparso sotto il regime di Pinochet. Il giovane era anche un promettente fotografo che documentò le condizioni di vita del Cile stremato da arretratezza e imperialismo. Questa mostra è un modo per ricordarne il talento e l’impegno a favore degli esclusi e dell’emancipazione.
DUE GOBBI, CHE SPETTACOLO!
In migliaia visitano ogni anno l’Atelier Viaduegobbitre durante le giornate di Fotografia Europea. Merito degli artisti che animano questo “palazzo” dove si pensa, realizza e condivide arte. Tra le novità di quest’anno le immagini dei vincitori delle letture portfolio 2016, Analogon e Daniele Corradini, il progetto “Scappare la guerra” di Luigi Ottani, il recente reportage dal Congo di Ermanno Foroni, le mostre “Bianco Deserto” di Fabian Albertini e “La voce incantata del labirinto” di Erica Sacchetti. Altro momento atteso è quello degli eventi fra cui spicca la presentazione del volume “Dal libro dell’esodo” di Luigi Ottani e Roberta Biagiarelli (5 maggio, ore 17).