4 Mar 2016, 15:38 | Attualità News Spettacoli | Scritto da : Reporter

Domenica 6 marzo al Tagliavini di Novellara la band reggiana presenta il nuovo cd
Domenica pomeriggio a teatro con i Rufus Party. La band reggiana presenta domenica 6 marzo alle ore 17 al Teatro Tagliavini di Novellara le canzoni del loro ultimo lavoro “Connections”. I Rufus Party sono una band che si è formata a Novellara alla fine degli anni ‘90. La loro proposta originale, scaturita dalla passione per il soul, il blues e le mille variabili della musica nera ha permesso loro di esibirsi con grande successo su prestigiosi palchi della penisola, isole comprese (vantano, infatti, un affezionato seguito in Sardegna a seguito di tre mirabolanti tour), sino alla cruciale esperienza americana, con tappe presso i prestigiosi locali “Piano’s” e “Lit Lounge” a New York City. La voce di Alessandro Bertolotti, bassista del gruppo e carismatico leader, ci fa capire subito che questa è una garage band senza fronzoli, anche minimalista, ma con ben chiare le idee sul tipo di musica da proporre al proprio pubblico che segue la band con maniacale costanza. La sezione ritmica è sorretta dalla potenza della batteria di Gianluca Lusetti, mentre Marco Parmiggiani ci insegna come sia bello fare musica senza strafare ma, semplicemente, mettendo la nota giusta al giusto posto. Al trio si aggiunge occasionalmente Samuele Seghi a cesellare coi tasti bianchi e neri dell’Hammond creando un tappeto sonoro ricco di “groove sixties”. Il nuovo disco dei Rufus Party si chiama “Connections”. “Connections”, per l’era della connessione, nella quale viviamo e della quale siamo un po’ schiavi, Connections come collegamenti di immagini, suoni, visioni e riferimenti, come è tipico nell’universo Rufus, Connections come “agganci” per entrare nel giro che conta o rimanerne soffocati, ma soprattutto Connections, come legame, rapporto, relazione, qualcosa di saldo e duraturo, come quello che interessa questa band sulle scene da più di dieci anni. Un disco preparato in un anno e mezzo, registrato come di consueto al Bunker studio di Rubiera, dove abbozzi di canzoni vengono messi a fuoco dal tocco provvidenziale del Producer Andrea Rovacchi (Julie’s Haircut). Ne è uscito il disco più onesto della band, il più vicino alla dimensione live, dove la passione mai sopita per la black music si sposa con il garage rock e la psichedelia, senza rinunciare a virate electro, ma sempre nel solco della tradizione di un sound ormai caratteristico. Biglietto unico: 5 euro.