1 Mar 2019, 11:59 | Attualità Fiere News Politica | Scritto da : Reporter
Ci sono due grossi ostacoli tra il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi e la sua rielezione.
Due grossi “punti interrogativi” di cui il primo cittadino ha oltretutto nessuna (o quasi) responsabilità, né di tipo penale né di tipo politico.
No. Non stiamo parlando dei Pilomat. Né della gestione immigrati. O del problema sicurezza.
I due incubi ricorrenti che tolgono il sonno a Vecchi si chiamano “Festareggio” e “Incaricopoli”.
Due potenziali “bombe” pronte a deflagrare in piena campagna elettorale. Due “bombe” che Luca Vecchi ha già cominciato a disinnescare.
Riguardo ai debiti ingenti di Festareggio, è opinione diffusa, anche all’interno del partito, che il debito accumulato negli anni della gestione Costa-Cervi sia ormai arrivato a livelli non più controllabili. Si parla di milioni di euro, non noccioline. Oltretutto, tra i tanti creditori ci sarebbero anche note aziende reggiane pronte, dopo inutili tentativi di recuperare i soldi dovuti per via extragiudiziaria, ad adire le vie legali.
Proprio ciò che teme Vecchi. Uno scandalo di queste proporzioni avrebbe cassa di risonanza anche fuori Reggio. Così si spiega il suo accalorato intervento in direzione e la sua proposta di tenere ben distinte le posizioni del Partito Democratico e del gruppo dirigente che in questi ultimi anni ha gestito la kermesse.
L’altra “bomba” è in parte già esplosa. La presunta “leggerezza” nel conferire incarichi esterni e nomine dirigenziali in voga durante l’amministrazione Delrio è finita, con qualche anno di ritardo, sotto la lente della magistratura. Anche in questo caso Vecchi si è affrettato a rivendicare l’estraneità del suo operato riguardo a certe pratiche.
Basterà a tranquillizzare gli elettori il giorno della chiamata alle urne?