23 Gen 2017, 18:07 | Attualità News | Scritto da : Reporter
L’Antitrust infligge una maxi multa a Iren per irregolarità nelle pratiche contrattuali
Si addensano nubi su via Nubi di Magellano. Nella sede reggiana di Iren, infatti, ci si lecca le ferite dopo la multa inflitta alla multiutility dall’Antitrust: circa 830.000 euro. Una bazzecola, direte voi, per un colosso come Iren. Ma una vittoria per i diritti dei consumatori nei confronti di pratiche contrattuali che, si legge nella sentenza, “sfruttavano il contesto di razionalità limitata e asimmetria informativa dei consumatori – dovuto anche alla complessità intrinseca delle offerte commerciali di energia elettrica e gas naturale nel mercato libero –, permettendo la conclusione di contratti e l’attivazione di forniture non richieste di elettricità e/o gas”.
LE ACCUSE
In poche parole, informazioni agli utenti poco chiare su natura, oggetto e obiettivo del contratto proposto. Sotto accusa sono finite le attivazioni non richieste di energia e gas, attuate attraverso il porta a porta o il teleselling. L’Antitrust ha accertato la presenza di contratti stipulati in assenza di qualsiasi consenso da parte del consumatore, perfino attraverso l’apposizione di firme false. Alcuni contratti di fornitura sono stati conclusi sulla base di “informazioni ingannevoli sull’identità del professionista e la natura e lo scopo del contatto ed in assenza di una adeguata conoscenza ed informazione circa le caratteristiche e le condizioni contrattuali dell’offerta”. Sono stati opposti ostacoli al diritto di ripensamento, talvolta i reclami per attivazione non richiesta non sono stati neanche trattati. L’Antitrust ha inoltre contestato il mancato rispetto nelle procedure contrattuali delle vendite telefoniche dei diritti dei consumatori introdotti dalla Consumer Rights Directive (recepita dal D.Lgs. 21/2014): la possibilità di scegliere esplicitamente le modalità di conferma della conclusione del contratto in alternativa alla forma scritta, la sistematica messa a disposizione del supporto durevole contenente la registrazione delle telefonate di conclusione e di conferma del contratto prima che sorga il vincolo contrattuale, la conferma delle condizioni contrattuali da parte del professionista. Allo stesso tempo, l’Antitrust ha registrato un atteggiamento di collaborazione che ha portato a una riduzione proporzionale delle diverse sanzioni.
LA DIFESA
“La società prende atto del fatto che l’autorità abbia apprezzato l’atteggiamento collaborativo di Iren Mercato, riducendo notevolmente le sanzioni anche in seguito al fatto che i comportamenti evidenziati sono sostanzialmente cessati sin dallo scorso anno 2016, ma si riserva comunque di valutare iniziative a propria tutela nelle sedi opportune nella convinzione dei propri comportamenti positivamente distintivi nella gestione delle attività commerciali e nell’adesione al Codice di consumo anche nei periodi passati ante 2016”. Questa la difesa dell’azienda che affida ad un comunicato stampa la propria posizione. “I clienti sono per Iren – continua la nota – un ‘valore di lungo termine’ e accompagnano l’azienda nelle sue scelte di business. Iren ha sempre lavorato e investito perché attraverso l’eccellenza nel servizio e la convenienza nelle offerte, i propri clienti possano trovare soddisfazione, fiducia e scegliere di continuare a rimanere tali. Oggi, per continuare a tutelare i diritti dei clienti e indipendentemente dalle decisioni dell’Agcm, Iren ha rafforzato ulteriormente i suoi meccanismi di verifica introducendo, sul canale teleselling un’ulteriore contatto al Cliente, successivo alla ricezione del contratto, proprio perché il cliente abbia il tempo di accertarsi della bontà e della rispondenza delle proposte Iren alle proprie esigenze compiendo pertanto una scelta consapevole”. Evidentemente, c’è ancora tanta strada da fare.