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L’omaggio di Reggio ad AUGUSTO DAOLIO

25 Lug 2022, 10:18 | Attualità | Scritto da : Reporter

L’omaggio di Reggio ad AUGUSTO DAOLIO

“Quando la vita è circoscritta al nostro giardino, alla nostra casetta, tutto diventa più piccolo e di conseguenza anche la nostra maniera di vedere il mondo si rimpicciolisce, quindi diventiamo egoisti e chiusi, mentre non bisognerebbe mai stancarsi di conoscere gli altri e tutto ciò che sta al di là del nostro recinto.”

Sono parole di Augusto Daolio, pronunciate in una delle tante interviste in cui non finiva mai di essere se stesso, sincero, semplice, profondo, diretto, aperto, curioso. Difficile e sbagliato circoscrivere la figura di Augusto al solo ambito musicale: le sue interpretazioni vocali lo hanno reso indimenticabile ma sono solo una delle tante forme espressive che lo hanno accompagnato sin da ragazzo e lungo tutto il suo percorso creativo, restituendolo ora nel presente come artista poliedrico e attuale.

Da queste considerazioni nasce il titolo della mostra, “Augusto Daolio: uno sguardo libero. Il viaggio, la musica, l’arte” in programma da sabato 8 ottobre a domenica 8 gennaio 2023 allo Spazio Gerra di Reggio Emilia. Un titolo che rimanda alla capacità che Augusto esprimeva di avvicinarsi alle cose con atteggiamento aperto, di sentirsi parte di un mondo da condividere, di abbandonarsi alla magia dell’esplorazione e del viaggio, di immergersi nella natura con sincero stupore.

“Che nel trentennale della scomparsa di Augusto Daolio si apra a Reggio, allo Spazio Gerra, una mostra sullo storico leader dei Nomadi è al tempo stesso un gesto importante e dovuto, verso uno degli artisti più importanti che questa terra abbia visto nascere e crescere nel Novecento, ma soprattutto la dimostrazione di come la sua poetica e la sua creatività fossero, già diversi decenni or sono, capaci di interpretare i sentimenti delle giovani generazioni, nonché di anticipare quanto avremmo vissuto in seguito ― afferma il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi ―. I materiali che verranno esposti al Gerra sono in larga parte inediti e rendono bene l’immagine di Augusto come di un artista poliedrico capace di spaziare in vari campi. I messaggi contenuti in alcuni suoi brani sono tutt’oggi cantati e vissuti da migliaia di persone in tutta Italia: la cultura ha davvero il potere di valicare i confini dello spazio e del tempo, e questa ne è una dimostrazione lampante, che va a tutto merito dei Nomadi e del loro lavoro”.

Il giorno dell’inaugurazione, venerdì 7 Ottobre alle 17, a esattamente trent’anni dalla sua prematura scomparsa, si apriranno le porte di una esposizione che racconterà Augusto attraverso una consistente quantità di materiali messi a disposizione dalla compagna Rosanna Fantuzzi e dall’Associazione Augusto per la Vita, parte dei quali tratti dai diari di viaggio del grande interprete novellarese e mai esposti pubblicamente.

“A trent’anni da una perdita così importante ho sentito la necessità di aprire alcuni spazi chiusi da sempre, contenevano quel privato solo “nostro” che però ora era doveroso condividere con le persone, le stesse alle quali Augusto aveva offerto una grande parte di sé, con passione e affetto” ― afferma Rosanna Fantuzzi ―. Ci saranno dipinti, disegni e pensieri che hanno accompagnato i nostri viaggi, la nostra vita, saremo così tutti custodi di un altro frammento del suo mondo interiore”.

Dai materiali emergono prepotentemente le tante personalità artistiche di Daolio che si intersecano l’una con l’altra, innervandosi come le radici degli alberi riprodotti nei suoi dipinti; parole che diventano poesie, poesie che mutano in schizzi, immagini che si trasformano in copertine di dischi, suggestioni e pensieri che sfociano in canzoni. E sullo sfondo il racconto, il viaggio, il ritorno, l’orizzonte piatto della pianura e gli amici, sempre presenti. Sono testimonianze di un’avventura intimamente umana e al tempo stesso inevitabilmente pubblica perché sospinta dal successo musicale dei Nomadi, il gruppo di Come potete giudicar, Io vagabondo, Tutto a posto, Gli aironi neri e decine e decine di altri brani diventati dei classici della canzone italiana. Augusto, che insieme all’inseparabile Beppe e agli altri del gruppo sale e scende dai palchi e dalle scene televisive, che viaggia insieme alla amata Rosanna, che va a vedere i concerti dei King Crimson e dei Soft Machine, che visita le città del mondo, i musei, le gallerie d’arte, le strade, per poi fare ritorno nelle valli di casa dipingendone la natura, svuotando le valigie e riordinando i pezzi raccolti “on the road”, elaborandoli ancora in nuove parole.

L’ingresso alla mostra sarà ad offerta libera e i proventi andranno a sostenere un progetto di ricerca contro il cancro del CORE, centro oncologico ed ematologico di Reggio Emilia.


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