19 Feb 2016, 15:17 | Attualità News Spettacoli | Scritto da : webrep

Il teatro di Bibbiano propone Diaframma, Ustmamo e cinema indie
A Bibbiano si accendono i riflettori del Cinema Teatro Metropolis sulla programmazione realizzata dalla collaborazione tra Comune di Bibbiano e Arci. E si avvicinano le prime date per due nuove rassegne che prestano un occhio di riguardo al cinema e alla musica indipendente. “Strani giorni” è il titolo della rassegna musicale che vede esibirsi vere istituzioni della new wave rock italiana come i Diaframma (18 marzo) e gli Ustmamò (25 marzo), protagonisti della gloriosa scena alternativa degli anni ’90, accanto alle nuove stelle dell’indie italiano. È il caso di Iosonouncane (3 marzo), il progetto di Jacopo Incani premiato anche dal Tenco che propone un mix originale di musica d’autore (con evidenti influenze di Giorgio Gaber e Lucio Dalla) campionata su più livelli, suonata con loop incalzanti e chitarra acustica. In “Strani giorni” gli episodi musicali non sono solo riferiti alla musica suonata ma coinvolgono anche la fotografia e il video. Il 17 marzo, a pochi giorni dal secondo anniversario della scomparsa di Enrico Fontanelli – membro fondatore degli Offlaga Disco Pax, gruppo reggiano battezzato dalla come i nuovi CCCP – il fratello Fabrizio mette in mostra, per la cura di Simona Borrillo, un’importante serie di scatti sugli Offlaga. La giornata dedicata a Enrico e alla sua vita artistica si completa con la proiezione del documentario rock di Pierr Nosari dedicato alla band reggiana ma anche quella di “Subbuteopia”, un film sul leggendario gioco del Subbuteo visto da bordo campo, di cui Fontanelli è anche coautore. Sul fronte del cinema indipendente a Bibbiano arriva “Lampi nel buio”. Ogni proiezione prevede la presenza degli autori, che saranno coinvolti in un confronto con il pubblico. Si inizia il 18 febbraio con “Le radici dei sogni. L’Emilia Romagna tra cinema e paesaggio” di Francesca Zerbetto e Dario Zanasi. Il 25 febbraio è la volta di “Varvilla” di Valerio Gnesini girato alle porte dell’Appennino Tosco-emiliano, dove una cooperativa di volontari si batte per evitare l’abbandono del proprio paese. Il 10 marzo è in programma “Il treno va a Mosca” di Michele Manzolini e Federico Ferrone, racconto di un viaggio verso Mosca in occasione del Festival Mondiale della Gioventù Socialista. Il 24 marzo al Metropolis arriva “Denominazione d’origine popolare”, il doc di Nico Guidetti dedicato a Santa Vittoria, dove da sempre si è fatta musica. Il 31 marzo è la volta di “Lisola” di Matteo Parisini. Un gruppo di giovani trentenni, figli dei membri di una comune degli anni ’70 a Sasso Marconi, ricostruisce l’esperienza di vita collettiva e s’interroga sui riflessi generati da questo esperimento sociale sulle proprie vite.