10 Ott 2017, 20:00 | Animali Attualità News REanimali | Scritto da : Reporter
In Italia, in quattro case su dieci, è presente un animale domestico. Più precisamente il 22,5% degli italiani ha almeno un animale da compagnia, il 9,3% ne ha due, il 4,1% ne ha tre e il 7,4% dichiara di averne più di tre. Il miglior amico degli italiani – si legge sull’Almanacco della Scienza del CNR – resta il cane (60,8%) seguito dal gatto (49,3%) e poi, con grande distacco, da pesci e tartarughe (entrambi all’8,7%), uccelli (5,4%), conigli (5,2%), criceti (3,1%) e animali esotici (2,1%). A fine classifica si colloca il cavallo, che batte i rettili (1,9% contro l’1%) e l’asino (0,4%). In particolare, al Nord-Ovest il compagno più accolto resta il cane, con il 28,4% degli abitanti che lo preferisce al gatto (24%), al Nord-Est cane e gatto popolano invece in egual misura le case (23,2%), ma è al Sud (29,3%) e nelle Isole (29,5%) che il cane trova il suo habitat ideale. Lo rivela il rapporto 2016 dell’Eurispes.
Ma qual è l’impatto economico di tale fenomeno e quanto spendono gli italiani per i loro amici? “Il mercato dei prodotti per l’alimentazione e la cura degli animali da compagnia in Italia chiude l’ultimo anno censito con un giro d’affari di 1.830 milioni di euro e un totale di 544.000 tonnellate commercializzate”, spiega Antonio Coviello, ricercatore dell’Istituto di ricerca su innovazione e servizi per lo sviluppo (Iriss) del Cnr di Napoli commentando i dati Eurispes e quelli del recente Rapporto Assalco-Zoomark. “Nel mondo, secondo quanto rilevato da Euromonitor International, il valore totale del mercato nel 2014, considerando non solo il pet food ma anche prodotti e accessori per animali, è di 98 miliardi di dollari, che corrispondono a più di 90 miliardi di euro. Negli ultimi cinque anni, nonostante la crisi economica, il business pet è quindi cresciuto del 10%, mentre negli ultimi 10 anni è aumentato di 20 miliardi di dollari”.