5 Set 2017, 20:00 | Attualità News Spettacoli | Scritto da : Reporter
In arrivo a Correggio Paolini, Bentivoglio, Zingaretti, Placido e Battiston
Undici spettacoli di prosa, due di circo contemporaneo, due di teatro musicale, tre di danza, tre concerti cui si aggiungerà una qualificata offerta per ragazzi e famiglie: questi i numeri del prossimo cartellone del teatro Asioli – proposto da Comune di Correggio e Ater – che si presenta con un programma denso di proposte di notevole interesse, ricco di grandi interpreti, testi importanti, attento alla drammaturgia dell’oggi e soprattutto alla qualità della messa in scena degli spettacoli ospitati. Nel corso della prossima stagione verrà anche proposto un recupero di grandi spettacoli “di repertorio”, pietre miliari del teatro italiano degli ultimi decenni, con una scelta che è anche un modo di festeggiare i 15 anni dalla riapertura del Teatro Asioli.
Tra i grandi ospiti della stagione di prosa, nell’ambito del “repertorio”, ritorna Luca Zingaretti, interprete del capolavoro di Tomasi di Lampedusa “La sirena”, già ospite dell’Asioli dieci anni fa; Umberto Orsini, Massimo Popolizio e Giuliana Lojodice riportano a Correggio Copenaghen di Michael Frayn, spettacolo di culto divenuto un classico della scena nazionale e che fu rappresentato all’Asioli quindici anni fa, proprio nella stagione di riapertura; il primo spettacolo 2017-2018 sarà invece affidato a Franco Branciaroli in Medea, memorabile messa in scena del 1996 di Luca Ronconi, ora impeccabilmente ripreso dal Piccolo e dal Teatro degli Incamminati, occasione imperdibile di rivedere una delle pietre miliari della storia registica e interpretativa del secondo Novecento; così come Questi fantasmi, il “superclassico” di Eduardo De Filippo che la Compagnia Luca De Filippo riporta in scena, nel pieno rispetto delle volontà e delle scelte dello scomparso Luca, con l’aiuto registico di Marco Tullio Giordana; sarà poi la volta di Sandro Lombardi, straordinario interprete con Massimo Verdastro di L’apparenza inganna di Thomas Bernhard, diretto da Federico Tiezzi (spettacolo già vincitore del premio Ubu per la regia nel 2000), in cui sofferenze, rancori, richieste di aiuto mascherate da aggressioni, insulti che nascondono bisogno di affetto raggiungono una sinistra e corrosiva comicità.
Tra i protagonisti di primo piano della scena nazionale e della drammaturgia contemporanea vanno senz’altro citati Fabrizio Bentivoglio, Stefano Massini e Michele Placido, rispettivamente interprete, autore e regista di “L’ora di ricevimento (banlieue)”, che racconta con verità e ironia le tensioni culturali, sociali e religiose tra le famiglie multietniche di una classe di bambini in una periferia metropolitana; Marco Paolini autore e interprete di “Le avventure di Numero Primo”, una storia che racconta di un futuro probabile fatto di cose, di bestie e di umani rimescolati insieme come si fa con le carte prima di giocare; il Teatro dell’Elfo che presenta il suo Otello di Shakespeare, diretto e interpretato da Elio De Capitani, misurando sul celebre copione i pregiudizi che condizionano le società di ieri e di oggi; Lino Guanciale protagonista di La classe operaia va in paradiso (dal film di Petri), con Claudio Longhi alla regia di un quasi-musical interpretato dal ricostituito e affiatato gruppo già pluripremiato per “La resistibile ascesa di Arturo Ui”; Giuseppe Cederna in Da questa parte del mare, tratto dagli scritti (libri e canzoni) di Gianmaria Testa, grande cantautore prematuramente scomparso, a cui il Teatro Asioli – sul cui palcoscenico è apparso in molte delle sue sortite teatrali con Erri De Luca, Giuseppe Battiston e il Teatro delle Ariette – era legato da antica e affettuosa amicizia; infine Marco Plini dirige la “nostra” compagnia MaMiMò in Coriolano, interpretato da Marco Maccieri, di William Shakespeare, acuta e potente messinscena che esalta l’attualità del testo e segna un risultato importante per una realtà teatrale locale che si avvia con questa produzione (dopo il riconoscimento ministeriale) a consolidare ed ampliare un più vasto riconoscimento nazionale.