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TEATRO PICCOLO OROLOGIO

6 Ott 2023, 11:01 | Attualità | Scritto da : Reporter

TEATRO PICCOLO OROLOGIO

Su il sipario della stagione 2023/2024 di MaMiMò

 

Il Centro Teatrale MaMiMò presenta la nuova stagione del Teatro Piccolo Orologio. Tre sono le anime che si intrecciano nel novero delle proposte che questo ricchissimo cartellone presenta, nella continua ricerca di un dialogo tra grandi voci, successi di pubblico e nuove interessanti sperimentazioni, linfa irrinunciabile di ogni forma artistica viva e in movimento. Sarà lo spettacolo “Bozzoli” ad alzare il sipario sulla nuova stagione. La pièce, prodotta da Creature Ingrate in collaborazione con Qui e Ora Residenza Teatrale, andrà in scena venerdì 6 ottobre alle ore 21. Silvia Torri e Rita Giacobazzi portano sul palco di via Massenet un monologo a due voci, tra teatro di oggetti e video-live: Rita, trentenne italiana, ha perso il lavoro durante la pandemia di Covid-19; decide di vendere contenuti erotici online, tra pregiudizi e piacevoli scoperte, viaggiando tra le riflessioni e le contraddizioni di chi sceglie di fare questo mestiere, cercando di non perdere la propria identità e libertà.

Torna il forte simbolismo del numero tre nel secondo appuntamento della rassegna, “Bash”, di Spk Teatro, in cartellone venerdì 13 e sabato 14 ottobre. Tratto dall’opera omonima del drammaturgo americano Neil LaBute, con Alessandro Maione, Eleonora Marchiori, Mathias Eccher, per la regia di Lisa Moras, lo spettacolo ammicca al mito greco (Medea e Ifigenia), sullo sfondo di una New York violenta: tre assassini si confessano al pubblico in un dedalo di parole che attraversa tematiche come pedofilia, infanticidio, lavoro, gender gap, mascolinità tossica, omofobia.

Da mercoledì 25 a domenica 29 ottobre sarà la volta di “Patria: il Paese di Caino e Abele”. La produzione MaMiMò/Eco di Fondo, con la drammaturgia di Fabio Banfo e la regia di Giacomo Ferraù, tornerà a calcare il palcoscenico del Teatro Piccolo Orologio dopo il trionfale passaggio al Roma Fringe Festival a luglio 2023, arricchito dalla collaborazione con l’Archivio Flamigni di Roma. Lo stesso Banfo veste i panni dell’antieroe dostoevskiano, un everyman alla ricerca del fratello scomparso in un attentato ferroviario (la strage dell’Italicus), e di altri quindici personaggi che altro non sono se non le voci di un paese che rappresenta, in un gioco di echi e riflessi, l’Italia stessa, alle prese con i demoni del proprio recente passato che ne segnano ancora oggi il destino.

La rassegna proseguirà fino al 24 aprile 2024.


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