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Un pasto poco gradevole: consigli per la coprofagia dei cani

18 Giu 2020, 15:32 | Animali Cani REanimali Salute | Scritto da : Reporter

Un pasto poco gradevole: consigli per la coprofagia dei cani

Teddy è un meticcio di cinque mesi, pesa 25 kg, è molto socievole e quando entra in ambulatorio cerca di saltare sul tavolo visita dove sa che tra una manipolazione e l’altra riceverà lauti premi. Teddy peroò preoccupa i suoi proprietari, perché negli ultimi tempi quando sono a passeggio non appena scorge le feci di altri cani le mangia immediatamente. La coprofagia può riflettere un normale comportamento esploratorio nei giovani cuccioli ed è perfettamente normale per le cagne in lattazione mangiare le feci dei neonati. Solo in pochissime occasioni riflette una grave condizione clinica o comportamentale, ma comunque è sempre disgustoso e crea una condizione di grande disagio per i proprietari. La prima cosa da fare quando un proprietario lamenta un problema di coprofagia è capire quali feci sono oggetto di interesse del proprio cane. Se un cane mangia le proprie feci – cosa che Teddy non ha occasione di fare in quanto il proprietario pulisce immediatamente appena sporca – deve essere sottoposto a indagine clinica, oppure, se solo le feci di uno specifico cane sono oggetto di forte interesse anche quest’ultimo deve essere indagato per vedere che non ci siano problemi clinici come ad esempio problemi di digestione o mal assorbimento degli alimenti. Teddy invece non ha preferenze, non appena scorge le feci di un altro animale, le fa sue in un sol boccone. So bene che quanto descrivo non rappresenta una bell’immagine ma è necessario per far comprendere il problema e mi auguro che non crei troppo disgusto! Alcune malattie possono influenzare l’appetito, la digestione o l’assorbimento che potrebbero contribuire ad aggravare la coprofagia. Ai proprietari di cani affetti da questo disturbo occorre sempre chiedere se hanno notato cambi di consistenza delle feci, volume o frequenza o rumori intestinali che potrebbero suggerire una causa clinica sottostante. Teddy ha esacerbato questo comportamento da circa due settimane. Quando era più giovane saltuariamente poteva accadere che durante le sue esplorazioni si imbattesse in qualche ricordino di altri animali mentre ora secondo i proprietari esplora in modo ipertrofico e va proprio alla ricerca di un pasto di “seconda mano”. I proprietari mi hanno riferito che da circa tre settimane hanno cambiato dieta variando la tipologia delle crocchette. Approfondendo le ricerche ho poi scoperto che Teddy negli ultimi tempi va di corpo più frequentemente, che gli escrementi non sono più ben formati e compatti come prima del cambio di alimentazione e che Teddy ha sempre fame nonostante gli sia dato più cibo rispetto a quello che mangiava prima. A volte la risposta dei proprietari alla visione del cane intento a ingerire “cibo di seconda mano” può rinforzare tale comportamento. Un cane che ricerca le attenzioni del proprietario mangerà più probabilmente le feci se avrà la certezza che il proprietario gli presta attenzione durante questo comportamento. La prima cosa che ho consigliato ai pro- prietari di Teddy è di impedire il più possibile l’accesso agli escrementi di altri animali. Teddy dovrà, dopo aver fatto i propri bisogni, essere lasciato libero in un’area sicura; il cane dovrà essere portato a passeggio con il guinzaglio con cavezzina. Non consiglio mai le museruole a canestro poiché spesso il cane tenta di raccogliere le feci ugualmente e potete ben immaginare che bel pasticcio rimane sulla rete della museruola. Per Teddy, la maggiore attenzione dei proprietari, la condotta al guinzaglio con cavezzina associate a un’alimentazione di buona qualità e un complesso vitaminico del gruppo B hanno dato nel giro di brevissimo tempo risultati eccellenti. Ora Teddy è molto più “gradito” dai proprietari, anche se sono ancora restii a farsi dare qualche bacetto.

Dott. Marco Catellani Medico Veterinario AUSL


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