21 Gen 2019, 12:00 | Attualità News Storia | Scritto da : Reporter
Rinvenuto durante gli scavi del cantiere un tratto della strada costruita 2.200 anni fa
E’ stato rinvenuto, nel corso degli scavi di cantiere in piazza Gioberti, nel centro storico di Reggio, un segmento della Via Emilia romana, costruita 2.200 anni fa, della lunghezza di circa tre metri costituito da un piano in ciottoli fluviali squadrati, disposti in modo da consentire il deflusso laterale dell’acqua piovana.
La via è delimitata da una crepidine (marciapiede) realizzata con ciottoli posti di taglio che creano una sorta di gradino continuo rialzato rispetto alla parte restante del battuto stradale; parte di questa crepidine era stata asportata già in età antica.
Rimasta probabilmente in superficie fino al termine dell’Impero romano, la strada sembra però ridursi nel tempo come via carrabile per essere in parte occupata da strutture, in parte affiancata da attività artigianali come quelle metallurgiche.
Dopo tale periodo la strada venne sepolta da successivi sedimenti fluviali.
“Questo rinvenimento – spiega la Soprintendente Cristina Ambrosini – aggiunge un nuovo tassello alla conoscenza del tracciato della Via Aemilia, già rinvenuto in più punti nel corso del ventesimo secolo, e porta dati nuovi e fondamentali riguardo all’annosa questione della posizione del torrente Crostolo all’interno della città antica tra epoca romana e XIII secolo. Studiando i dati pregressi e quelli emersi dal controllo archeologico in corso in piazza Roversi, sempre nell’ambito del progetto Ducato Estense, potremo definire con maggior precisione la posizione dell’alveo del torrente e la conformazione di questo nevralgico settore urbano”.
Il rinvenimento è stato documentato dagli archeologi e sarà oggetto di studio e pubblicazione da parte della Soprintendenza cui spetta la direzione scientifica dei lavori.