Page 43 - Magazine_Ottobre_2020
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Case a “bassa”
velocità
Soltanto il 36,8% delle famiglie
italiane ha la BANDA LARGA
La crisi sanitaria da Covid-19 ha costretto genitori e figli a lavorare e a studiare da casa.Condizioni che hanno reso ancora più evidente la necessità in Italia di una connessione internet ultra veloce.Un obietti-
vo che era già fissato da tempo.Nel 2010,la Commissione europea aveva stabilito come obiettivo per il 2020, quello di raggiungere con la banda larga ultra veloce il 50% delle famiglie in Ue. Una quota che nel 2015 l’Italia ha esteso all’85%,nell’ambito della strategia italiana per la banda ultra larga.
Il nostro paese è ancora molto lontano dal tra-
guardo e dal garantire un servizio che, oltre alle
questioni emerse in corrispondenza della crisi, rappresenterebbe uno strumento di supporto
al percorso scolastico,allo studio,anche nelle
fasi di normale frequentazione delle lezioni.E
potrebbe favorire l’inclusione sociale di bambini e ragazzi, specialmente nelle aree più isolate del paese.
Ma la connessione a internet veloce ha un valore educativo che va oltre le questioni emerse durante la crisi. È uno stru- mento di supporto al percorso scolastico,allo studio,anche nelle fasi di normale frequentazione delle lezioni.Inoltre,è un servizio che permette a ragazzi e ragazze di informarsi e di accrescere le proprie conoscenze anche nel tempo libero. Generalmente, si parla di banda larga di base quando la velocità di connessione supera almeno i 2 megabit al se-
condo (Mbps), banda larga veloce quando la velocità è pari o superiore a 30 Mbps e banda larga ultraveloce quan- do la velocità supera i 100 Mbps.
Solo il 36,8% delle famiglie in Italia ha la banda larga ultrave- loce (oltre 100 Mbps) in casa.
È chiaro che il nostro paese è ancora molto lontano dal tra- guardo.Se si guarda alle connessioni in rete fissa,le sole per cui sono disponibili dati sulla velocità, attualmente solo la banda larga di base raggiunge la quasi totalità delle fami- glie (95,1%).
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