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                               Un valido aiuto
per l’elaborazione del lutto
 Luigi e Chiara sono due signori in pensione che abitano in un quartiere resi- denziale, hanno due figli, la più grande vive a Milano e il più giovane abita e lavora a Londra. La lontananza dei figli provoca nei genitori uno stato psicologico ed emotivo di an- sia, frustrazione quello che in gergo viene chiamata “sindro- me del nido vuoto”.
Come in molte famiglie per placare queste emozioni, spesso, si decide di prendere un cane, che oltre a riempire gli spazi e gli impegni familiari fa compagnia e suscita emo- zioni piacevoli.
Presero Joseph, un barbone medio, bianco che è soprav- vissuto per 14 anni, fino a quando un edema polmonare cronico conseguente ad una cardiopatia ha costretto i pro- prietari a condividere la scelta dell’eutanasia insieme al loro veterinario.
Luigi e Chiara, hanno realizza- to la morte di Joseph e stanno elaborando molto bene il lutto, grazie anche alle loro frequenti trasferte a Milano e Londra per far vista a figli e nipoti.
Il problema, invece, è per Isi la loro domestica di origini fi- lippine che è rimasta letteral- mente sconvolta dalla morte di Joseph e non riesce assolu- tamente ad accettarla.
Vengo chiamato per una con- sulenza alla quale mi reco con Emma il mio labrador, per fa- vorire l’accettazione e l’elabo- razione del lutto a Isi.
Vengo ricevuto nel salotto di casa, i proprietari seduti su un divano, io di fronte a loro su una poltrona e su una sedia al nostro lato c’è Isi, visibilmente prostrata. Emma fa la sua soli- ta entrata trionfale alla ricerca di complimenti, si avvicina ai padroni di casa mostra loro il fianco per essere accarezzata,
li lecca, poi pian pianino con cautela si dirige verso Isi che fa finta di non vederla.
La presenza di un cane estra- neo, è un’emozione molto for- te che pone inevitabilmente i familiari di fronte all’evidenza che il loro cane non c’è e non tornerà mai più, quindi non si può più negare la morte.
La presenza di Emma porta inevitabilmente a dirigere il colloquio sui cani e parten- do da lei si arriva a parlare di Joseph e anche questo con-
tribuisce alla consapevolezza della morte. Intanto Emma si è letteralmente accucciata piedi di Isi.
Da quando Joseph è morto lei rifiuta di uscire. Isi era solita uscire con Joseph, andare nei soliti negozi a fare la spesa incontrare gli altri cani in una piccolissima area di sgamba- mento per poi tornare a casa. Emma al mio richiamo si sve- glia, prende una crocchetta da me, invito Luigi e Chiara a dare uno snack a Emma, pre-
ferisco non coinvolgere Isi al momento. Il mattino successi- vo torniamo da loro, Isi ci ser- ve la colazione seguita come un’ombra da Emma nei suoi percorsi tra la cucina e il sa- lotto, cercando di “scroccarle” qualcosa.
Chiedo al proprietario di fare un giro e ripercorrere la stra- da che faceva Joseph, in que- sto momento è troppo presto coinvolgere Isi. Il terzo incon- tro lo abbiamo il week end successivo, appena in casa Emma corre a salutare Isi che sta “armeggiando” in cucina, Isi accenna a una piccola ca- rezza e lascia cadere un pezzo di pane e sembra più rilassata, meno rigida rispetto alla set- timana precedente. Cerchiamo di coinvolgere la loro colla- boratrice nei nostri discorsi, Emma è sempre ai suoi piedi. Isi finalmente riesce a sfogar- si in un pianto liberatorio e scappa in cucina con Emma al seguito. La libertà di poter sfogare le proprie emozioni è determinante per l’elaborazio- ne del lutto.
Chiedo a Isi se il giorno dopo, che è domenica, se la sente di fare un giretto fuori con me e Emma. Non mi risponde, le dico di pensarci le fareb- be molto bene. La domenica quando arrivo, Isi si presenta con le scarpe da ginnastica
e non con le solite ciabatte da casa, mi offre il caffè e le propongo senza esitazione di andar fuori subito perché c’è molto caldo e la passeggiata con Emma non può durare tantissimo.
Usciamo io e Isi con Emma in mezzo a noi, facciamo un giro nel quartiere, da lontano Isi mi fa vedere la piccola area di sgambamento dove andava con Joseph.
Nel ritorno l’ultimo tratto, consegno a Isi il guinzaglio di Emma; riprovare le medesime sensazioni tattili che la ripor- tano con i pensieri a Joseph è importante. Isi entra in casa col mio cane al guinzaglio, sfodera un sorriso enorme ai padroni di casa e si rifugia in cucina con Emma.
Luigi e Chiara sono venuti a trovarmi a casa insieme ad Isi. Emma è corsa verso subito verso di lei, che commossa l’ha abbracciata. Isi sta molto meglio, quando eravamo soli mi ha confidato che presto Luigi e Chiara prenderanno un altro barbone medio, ma que- sta volta nero, lo stesso colore di Emma.
Marco Catellani
Medico Veterinario AUSL Esperto in Comportamento Animale e Pet Therapy catellanimarco63@gmailcom
                       BACHECA ADOZIONI
      CIAK
Bellissimo cucciolone di circa 1 anno di taglia grande. Ha un bel carattere allegro e vivace, ma allo stesso tempo dolce e coccolone... è un mix golden/maremmano e quindi ha bisogno di qualcuno dal carattere forte e determinato. Bravo in passeggiata, va d’accordo anche
con i gatti. Ciak è vaccinato, microchippato e sterilizzato.
Visibile al Dog Village di Montecavolo.
Per informazioni: Bruna 339 523.16.47.
BAND (BANDITO)
Band per gli amici, questa meraviglia di cane
di taglia medio/grande è nato nel 2015. La solitudine del box in canile, i giorni e le notti
ad aspettare qualcuno che si accorga di lui, poi qualche volontario ha aperto quella gabbia e ha scoperto un meraviglioso cane. Ancora giovane ha una capacità di interazione altissima. E’ gioviale, attento e buono. Nonostante abbia alle spalle anni di canile non ha perso il suo equilibrio. Bravo come cane da famiglia attiva e da guardia. Da conoscere al Rifugio di Castelnovo Sotto
per informazioni e/o appuntamento
Valentina: 328-587.00.06 o Daniela 348-101.35.53.
BOERO
Boero è un cane maschio di taglia media molto giovane (nato nel 2019), recuperato nel comune di Baiso. Probabilmente a causa della sua giovanissima età, per mancanza di esperienza, questo bellissimo cagnolino si presenta con un carattere piuttosto spaventato e preoccupato da tutto quello che lo circonda e che non conosce. Ben socializzato con i suoi simili, con le persone ha invece bisogno di più tempo per imparare a fidarsi e prendere confidenza. Caratterialmente è comunque molto buono. Sicuramente adottarlo vuol dire armarsi di pazienza, tempo e una buona motivazione per aiutarlo ad avere più fiducia in se stesso e negli altri.
Si trova al Canile di Arceto per prenotarsi per una visita e/o chiedere info Tel. 0522 980.505.
PASTEL E MAFFY
Due mici che il destino ha unito, le volontarie pensano che sia un bene rimangano insieme per tutta la vita. Pastel è un micione di un anno e mezzo, stupendo, causa incidente stradale, ha perso l’occhietto destro, curato si è ripreso completamente. Maffy ha circa 9 mesi ed è una bellissima panterina nera che ha perso l’occhietto destro per una infezione. adesso sta benissimo. Sono due gatti buoni, bravi con la lettiera e complementari, abituati a vivere insieme in appartamento. Cercano una adozione responsabile che esaudisca il desiderio delle volontarie. Maffy e Pastel si affidano con preaffido e modulo di adozione, vaccinati e già sterilizzati. Per informazioni Stefania (Enpa) 335-676.47.35.
   
























































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