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         GASTRONOMIA
VIVA L’ANGURIA REGGIANA IGP!
 Èstato pubblicato a fine aprile in Gazzetta uffi- ciale il riconoscimento del Consorzio di tutela dell’Anguria Reggiana Igp.
“È un traguardo importante
– commenta il direttore della Coldi- retti di Reggio Emilia Maria Cerabona – per tutelare e valorizzare il futuro di una produzione importante del nostro territorio che, lo scorso anno, con i suoi 10mila quintali, ha rappre- sentato circa il 10% della produzione provinciale di angurie”.
A distanza di quasi quattro anni dal riconoscimento dell’Indicazione ge- ografica protetta che ha legato forte- mente il prodotto al suo territorio, rappresentando un grande valore per tutto il sistema con garanzie di produzione, qualità e tracciabilità, ora il riconoscimento del Consorzio di tutela completa il percorso iniziato molti anni fa dai produttori e portato avanti con determinazione e con la condivisione dei soggetti che lo han- no sostenuto.
“Il marchio Igp per l’anguria reggiana è il primo conquistato dalla nostra provincia – commenta la Cerabona
- e rimane il primo Igp europeo rico- nosciuto ad un’anguria. Il successo di questo prodotto è rappresentato ol- tre che dalla qualità e delle caratteri- stiche organolettiche che lo rendono unico soprattutto dall’equilibrio tra innovazione e tradizione dei metodi produttivi. Vigilare e tutelare su que- ste garanzie significa assicurare un futuro all’intera produzione”.
“A febbraio abbiamo concluso l’atti- vità di Apar, associazione produttori Anguria Reggiana – dichiara Ivan Bartoli, presidente della Anguria reggiana Igp – e costituito il Con- sorzio di tutela. Il Ministero delle politiche agricole e forestali ha rice-
102 vuto gli atti e, il 15 aprile, ha ufficia- lizzato il riconoscimento aprendo le
Il Ministero riconosce in Gazzetta ufficiale il Consorzio di tutela
 attività di tutela, valorizza- zione e controllo del Con- sorzio. Con il riconosci- mento potremo non solo controllare la qualità del prodotto fino alla raccolta ma verificarne la confor- mità rispetto ai requisiti anche sugli scaffali di ven- dita e vigilare sul rischio di frodi o inganni”. Caratteristica comune a tutte le tipologie di Angu- ria Reggiana Igp, garantite dal bollino identificativo, è l’elevato tenore zucche- rino, corrispondente a un minimo di 11 gradi Brix per il tipo tondo e 12 gradi Brix per le altre tipologie. Un altro elemento che distingue l’Anguria Reg-
giana, e che ne giustifica il legame con il territorio, è l’abilità dei produttori e la raffinata tecnica colturale adottata, che si manifesta in particolare al momento della raccolta, o “stacco”, solo dei frutti al giusto pun- to di maturazione.
             





















































































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